CONCENTRAMENTO AQUILOTTI BIG
RAGAZZI CSI: GATORS WEST COAST - GATORS SAVI 51-71
UNDER13 SILVER : ACAJA FOSSANO - ALPICAR GATORS WEST COAST 64 - 36
UNDER13 FEMMINILE: IMMOBILIARE FALDE GATORS – GRANDA COLLEGE CUNEO 28-37
UNDER15 SILVER: GRANDA COLLEGE – CIRIANNI DECORAZIONI GATORS 58-48
UNDER15 SILVER: CIRIANNI DECORAZIONI GATORS – BASKET 2000 NICHELINO 69 - 50
UNDER14 GOLD: GRANDA COLLEGE – AUTORIPARAZIONE PANERO GATORS 44-64
UNDER13 SILVER: LACTALIS ITALIA GATORS - MONVISO BRA 59-20
Si è conclusa il 31 luglio scorso, nuovamente con un grande successo, la 4^ edizione del Progetto Sport e Solidarietà in Albania dell'Associazione Sportiva Gators.
Il progetto, che ha avuto la sua 1^ edizione nel 2018, quest'anno, dopo un lungo periodo di preparazione e di iniziative di raccolta fondi, ha visto la partecipazione di quattro giovani Animatori ed Animatrici Gators: Gaia Bianco, Giacomo Meirano, Elisabetta Piola ed Alì Tamim, giunti al terzo anno di formazione della Scuola per Animatori Sportivi, accompagnati nel Paese delle Aquile da Massimiliano Gosio, che della Scuola è fondatore e responsabile e del progetto ideatore.
Il gruppo, partito il 16 di luglio, ha svolto attività di animazione ludica e sportiva prima nella missione delle Suore della Sacra Famiglia di Savigliano a Barbulloje per circa un centinaio tra bambini (al mattino) e ragazzi (al pomeriggio), dalla 1^ elementare fino ai primi anni delle superiori, affrontando temperature fino ai 50 gradi e superando, grazie ad un'ottima preparazione e programmazione, la carenza di strutture di questa zona molto povera del Nord del paese.
Lasciata Barbulloje il 27 luglio, i giovani Gators hanno, poi, realizzato anche un momento, sempre di animazione ludica e sportiva, ma in spiaggia e in mare, questa volta nel Sud del paese, nella città di Valona, per i piccoli ospiti del locale Orfanotrofio e per bambini e ragazzi presenti presso lo stabilimento balneare Minimal, che ha promosso l'iniziativa.
Nei quindici giorni di presenza in Albania i giovani italiani hanno stretto forti legami di amicizia anche con un bel gruppo di loro coetanei, che li hanno affiancati nelle attività di animazione a Barbulloje, ed hanno anche avuto modo di visitare alcune delle principali città albanesi, tra cui Scutari e la già citata Valona (purtroppo non la capitale Tirana a causa di problemi logistici), approfondendo la conoscenza del paese e incontrando diverse importanti realtà locali, tra cui i Missionari della Carità di Madre Teresa di Calcutta, che si occupano di persone diversamente abili e le Suore Clarisse di Scutari, che hanno realizzato in città un interessante museo dedicato alle vittime della dittatura comunista in Albania, terminata nel 1990.
Tanti i ricordi positivi che i partecipanti portano a casa e che risuonano anche nelle loro dichiarazioni al loro ritorno.
Racconta Giacomo: “Mi sono portato dietro, al rientro in Italia, prima di tutto l’accoglienza ricevuta e, poi, il momento di andare via da Barbulloje. Sono stati per me due aspetti molto significativi: l’accoglienza, perché ho visto delle persone che, anche se hanno poco, danno tanto a chi li va a trovare e a far divertire; il momento di partire perché ho visto che a me è dispiaciuto andare via, ma a loro ancora di più che noi partissimo e questo è stato bellissimo. Poi mi porto a casa anche il momento in cui ogni giorno, al mattino ed al pomeriggio, distribuivamo le merende, ma anche ogni occasione in cui davamo loro qualcosa: tutti i bambini ed i ragazzi ringraziavano sempre ed erano contenti. Molte volte nelle attività che svolgiamo in Italia, invece, tutto sembra dovuto. Ricordo, infine, momenti vissuti con i ragazzi laggiù, che sono stati veramente belli, perché anche se siamo di due Paesi diversi e viviamo anche in modi diversi, siamo riusciti ad andare d’accordo e questo mi è piaciuto tantissimo”.
“Quest'esperienza, mi ha colpito per tanti aspetti – spiega Alì –. Il primo è quello dei bambini che, anche se non hanno niente, cioè malgrado la povertà in cui vivono, riuscivano a divertirsi con poco; il secondo è la loro accoglienza nei nostri confronti e come riuscivano a farci sentire come se fossimo dello stesso Paese, come se parlassimo la stessa lingua. Il terzo aspetto, infine, è legato a noi Animatori che, malgrado le difficoltà oggettive di questa esperienza in terra straniera, siamo riusciti ad essere un gruppo unito, collaborando e rispettandoci gli uni gli altri: tutto ciò ha reso l'esperienza ancora più bella”.
Anche per Elisabetta: “L'esperienza in Albania è stata indimenticabile: nei pochi giorni trascorsi a Barbulloje siamo riusciti a creare un rapporto unico con i bambini e i ragazzi. Nonostante non parlassimo la stessa lingua, ci hanno saputo dimostrare tutto il loro affetto e ci hanno permesso di maturare. La cosa che più mi ha colpito è stato il loro sorriso: quando ti guardavano si percepiva la loro sincera gratitudine. Ci hanno accolto, dandoci tutto ciò che potevano, dalle verdure, alle conchiglie, a piccoli oggetti per loro significativi, ringraziandoci sempre per ogni piccola cosa. Il loro entusiasmo non mancava in nessun gioco e la nostra presenza non era mai data per scontata.”
“L’esperienza fatta in Albania è stata un’ottima occasione per conoscere un nuovo posto, una nuova cultura e, ovviamente, persone nuove. Stare lì mi ha fatto vivere in un mondo diverso da quello cui solitamente sono abituata e, proprio per questo, trovo che l’opportunità di essere andata lì sia stata ottima. – conferma, ancora, Gaia –. In questo Paese ho trovato persone fantastiche, ospitali e buone di cuore. È stato magnifico poter stare lì per due settimane, perché oltre a far animazione a tanti bambini e ragazzi, abbiamo avuto l’occasione di visitare altri posti, tra cui un centro per disabili, che, mi ha davvero colpita per il grande spirito di servizio, che ho visto negli operatori, appartenenti ai Missionari della Carità di Madre Teresa di Calcutta. Anche con il gruppo con cui sono andata laggiù mi sono trovata molto bene: abbiamo lavorato come una vera squadra ed i giorni sono sempre passati senza problemi. Davvero un’esperienza che rifarei!”.
“È tempo di ringraziamenti per tutti coloro, enti, istituzioni, attività imprenditoriali, singole persone e famiglie, organi di stampa, che ci hanno sostenuto per la realizzazione con successo del Progetto di quest’anno. Un grazie particolare alla Madre Generale della Sacra Famiglia (Suor Caterina) alle Suore della Missione (Clemens e Isolina), al Parroco (Padre Salvatore) ed alla comunità di Barbulloje ed al titolare dello Stabilimento Balneare Minimal di Valona, Sig. Cimi, che hanno accolto ed ospitato i nostri ragazzi.” – dice il Presidente Gators Francesco Nasari.
“Ma Sport & Solidarietà 2023 non è ancora completamente concluso – spiega Massimiliano Gosio – Stiamo, infatti, lavorando alla realizzazione di una serata di restituzione alla cittadinanza di quanto vissuto in Albania, in cui, come tradizione, porteremo, oltre che la testimonianza diretta dei partecipanti, anche il video, che stiamo preparando in questi giorni, con i momenti e le immagini più significative. Il lavoro di editing del filmato è lungo ed impegnativo, soprattutto nella selezione dei tanti materiali audiovisivi, per cui non siamo ancora in grado di definire una data per la serata in cui avremo modo di nominare e ringraziare, uno per uno, tutti coloro che, a partire dalle famiglie dei giovani Animatori ed Animatrici, hanno avuto fiducia in noi e ci hanno supportato anche quest'anno. Avremo, infine, anche modo di presentare la 5^ edizione del Progetto che, con alcune importanti novità, intendiamo realizzare nuovamente nel 2024.
lunedì, 01 gennaio 0001